Categoria: JAZZ

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Interview – Carlos Henriquez, bassist for the Wynton Marsalis Septet and the Jazz at Lincoln Center Orchestra: “The mind of a musician is always a crazy one. It is very hard for the normal being to really understand what goes through a musician’s mind. Precise accuracy is a leisure in the mind of a musician. […]

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Dalla fine degli anni ’50 Max Roach raramente usò il piano nelle sue incisioni, lui ci spiega il perché.  “Il piano è un’orchestra in se stesso. Molta gente pensa che bisogna avere il piano. Il piano non ha bisogno di nessuno, testimoni ne sono Erroll Garner, Art Tatum e molti altri. Quando ascolti Count Basie […]

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Clubs that specialized in cutting-edge jazz would not normally have booked Latin bands. But after Bebop began to mix with Afro-Cuban sound, the clubs opened their doors to the new fusion. While many audiences were turned off by the complexities of Bebop, the danceable rhythms of Cubop pulled the fans back in. A New York […]

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“Ricordo bene il concerto che tenni al San Carlo esattamente sei anni fa. Come tutti sanno sono piuttosto esigente durante le performance. Il pubblico giapponese è il più tranquillo, quello americano ha imparato a non tossire, ma quello napoletano li ha superati tutti: silenzio assoluto in sala, non si sentiva volare una mosca anche quando […]

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Alcuni album jazz – pochi – possono vantare un’influenza, un successo di critica e di pubblico contro i quali il tempo non può nulla. Nel 1964 il leggendario sassofonista John Coltrane ne creò uno, in una sola session. A Love Supreme è ricerca interiore, espressione dell’inesprimibile, ingresso prepotente della religiosità (non istituzionale) nel jazz, sperimentazione […]

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“Mio ​​padre è ancora oggi una figura importante per capire la mia carriera. Era un classico sassofonista. Non ha mai avuto la capacità di improvvisare. Ma amava la musica di Ellington, e in particolare la Goodman Orchestra. Suonava per me molte canzoni di Goodman. Non lo chiamò mai “jazz”. Per qualche ragione non gli piaceva […]

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