RAFAEL ALCIDES
SOLO DI GATTI
Questo gatto mi sta chiedendo amore
miagolando arriva, alza la coda,
s’inarca come un giovane guerriero, si
schiaccia contro il pavimento, tende la bocca
in alto con la sincerità
di chi ormai ha perso il pudore, gira
ancora, non smette di miagolare
e se ne va, infine, senza che gli facciano caso.
Anch’io ho miagolato lungo i sentieri
della mia vita, signor gatto. Anch’io
ho alzato la coda: anch’io
mi sono esibito in contorsioni da acrobata
nella sua notte d’esordio: anch’io
mi sono schiacciato contro il pavimento
fino a diventare un tappeto
che vola nei cieli di Sinbad.
Anchio,
sono stato pagliaccio, telepatico, elettricista,
principe esiliato che ripara cucine a domicilio
per dimenticare, e infine anchio
me ne sono andato senza che mi facessero caso,
è il destino di questa città.
Abituarsi (sta scritto) in
tuta da fabbro
o con fanfare da monarca,
nei secoli dei secoli
passeranno gli abitanti di questo luogo
miagolando proprio come te.
(Traduzione di Moreno Stortini)
RAFAEL ALCIDES
Attraverso la scrittura, Alcides rifletteva le sue esperienze personali e il clima sociale e politico di Cuba. Era estremamente critico nei confronti del regime cubano e delle sue restrizioni alla libertà di espressione. Di conseguenza, il suo lavoro è stato censurato e ha subito persecuzioni da parte delle autorità. Nonostante sia stato ignorato dalle autorità culturali dell’isola negli ultimi decenni della sua vita, Alcides non lasciò mai Cuba.
Tra i suoi lavori, le raccolte di poesie Gitana (1962), La pata de palo (1967), Y se mueren, y vuelven, y se mueren (1989), Agradecido como un perro (1990), Noche en el recuerdo (1989) e Nadie (1993).
Nonostante la censura della vittima, il contributo di Rafael Alcides Pérez alla letteratura cubana è significativo, poiché ha sfidato le norme stabilite e ha aperto la strada alle future generazioni di scrittori. Il suo stile sperimentale e il suo impegno per la libertà artistica hanno lasciato un impatto duraturo sul panorama letterario cubano.
Rafael Alcides è morto il 19 giugno 2018 è morto all’Avana.
Bibliografia
Himnos de montaña. La Habana. Organizaciones Revolucionarias del Capitolio Nacional, 1961.
Gitana. 1962.
La pata de palo. La Habana. Ediciones Unión, 1967.
Agradecido como un perro. La Habana. Editorial Letras Cubanas, 1983.
GMT: Poesía seleccionada (1963 – 2008). Sevilla. Renacimiento, 2009.
El anillo de Ciro Capote. Sevilla. Espuela de Plata, 2011.
Libreta de viaje. Logroño. Gente Adorable/Mangolele, 2011
Memorias del porvenir. Logroño. AMG Editor, 2011.
Por una mata de pascua. Pamplona. Fulgencio Pimentel, 2011.
Un cuento de hadas que termina mal. Logroño. Pepitas de Calabaza, 2014
Conversaciones con Dios. Sevilla. Calle del Aire, 2014.
Nadie. Leiden. Bokeh, 2016.
Contracastro. Eriginal Books, 2018.
Como si fuéramos eternos: Correspondencia entre el poeta cubano Rafael Alcides y el maestro cubano-americano Carlos Lazo. Publicación independiente. 2020.