Nulla nel suo aspetto attuale suggerisce che fosse lì, e per molto tempo, uno dei templi della musica da ballo a Cuba.  Solo la grande porta di legno che immette nel recinto sembra ricordare quanti anni ha, e che da allora è rimasta lì. Anche così, è sconvolgente sapere che tante volte uomini e donne che fecero la storia della musica da ballo hanno mosso i loro passi in quel luogo. È difficile immaginare oggi che quella porta fatiscente della casa contrassegnata con il numero 720 di via Melones,  nel quartiere dell’Avana di Luyanó, abbia aperto la strada a ballerini e, naturalmente,  ai musicisti delle orchestre più famose, in quella che fu una delle prime e più famose società ricreative per neri e mulatti: l’Isora Club. (l’isora è una pianta decorativa).

Nel 1941, la compositrice e pianista Coralia López, sorella dei Cachao -i musicisti Orestes e Israel López-, nonché residente nello stesso quartiere di Luyanó, compose il famoso danzón “Isora Club”, forse uno dei migliori danzón di tutti i tempi, presenti nei repertori di quasi tutte le orchestre cult del genere e attraverso i quali, il locale creato e animato da Nando Padrón è entrato nella storia musicale di Cuba. Con questo danzón, la sua autrice vinse il premio al concorso di danzón indetto quell’anno dall’emittente radiofonica Mil Diez.

(Rosa Marquetti)

 

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