Jazz caffè e fianchi.

Lei era in piedi all’angolo del bar

saltellando con un po’ di jazz,

schioccando le dita

godendo del dolce groove.

I suoi fianchi ruotavano

il basso pulsava

ero in attesa di chiederle il suo nome.

Lei era una bevitrice di caffè notturna

il tipo di persona che poteva bere

una tazza di caffè all’una della mattina

e continuare ad avere sonno.

Lei era il mio ritmo, la mia scossa,

il mio boom

perché, per me, lei era

l’unica cosa interessante

nella stanza.

Sorseggiò il caffè. Io

sedevo incuriosito. Il

jazz era suonato a varie velocità.

I suoi fianchi erano adorabili

veramente.

Ehm! Donna, per favore,

puoi venire accanto a me

e respirare, ed essere?

(Christopher D. Sims)

Tradotta da Moreno Stortini

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