Bebo Valdés

Bebo Valdés, uno dei grandi della musica cubana cominciò a sperimentare alla fine degli anni ’30 la fusione della musica ballabile cubana con il jazz. 

Ramón Emilio Dionisio Valdés Amaro, conosciuto come “El Caballón” a inizio carriera e, successivamente, semplicemente come Bebo, nacque nel 1918. Era di alta statura e di maniere gentili, lunghe dita con le quali suonò, compose, arrangiò con il suo tocco elegante. 
Suo padre era un lavoratore di sigari, suo nonno uno schiavo. Date le sue umili origini era difficile pensare che sarebbe diventato un musicista, così affermò una volta in un’intervista. 
Bebo assorbì una vasta gamma di influenze, dalle fughe barocche alle cerimonie religiose afro cubane, le danze di Ernesto Lecuona e il virtuosismo di Art Tatum. Chuco Valdés, suo figlio, una volta disse di aver imparato a suonare Jelly Roll Morton ascoltando suo padre suonare ragtime. 
Lasciò Cuba nel 1960 e nel 1963 si fermò in Svezia innamorandosi della diciottenne Rose Marie Pehrson, con la quale formò una nuova famiglia. Rimase nell’oscurità, suonando in hotels e nelle navi da crociera fino al 1994, quando il sassofonista cubano Paquito D’Rivera sollecitò la sua collaborazione nel disco “Bebo Rides Again”. Paquito racconta che Bebo riuscì a comporre 9 temi del disco in 36 ore, a 76 anni.
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