Quando Chano Pozo morì assassinato a New York nel 1948, il percussionista portoricano Sabù Martìnez lo sostituì nella band di Gillespie. Nel corso degli anni le percussioni afrocaraibiche ampliarono la loro presenza nella musica popolare nordamericana e i percussionisti portoricani ebbero un ruolo rilevante. Lavorarono in contesti latini e jazzistici simultaneamente, svolgendo il loro lavoro tra il jazz, la musica ballabile e il jazz latino. La lista di percussionisti portoricani è lunga e varia; ricordiamo Ray Barreto, José Mangual, Milton Cardona, Steve Berrios, Samy Figueroa, Nicky Marrero, Cachete Maldonado, Manolo Badrena, Jimmy Rivera, Bobby Sanabria, Giovanni Hidalgo, Ralph Irizarry, Pablo Rosario, John Santos, Johnny Almendra, Richie Flores e Paoli Mejías.
La presenza portoricana nel jazz fu molto più intensa e numerosa nella seconda metà del XX secolo ed è in continuo aumento. Sono musicisti di origine portoricana nati negli Stati Uniti o ancora che provengono da Portorico. Se partiamo dagli anni ’50, la lista dei jazzisti portoricani è così lunga che merita un capitolo a parte. Ci limitiamo a nominare, oltre ai percussionisti già citati, musicisti come Charlie e Eddie Palmieri, Hilton Ruiz, Eddie Gómez, Dave Valentin, Edsel Gómez, Carli Muñoz, Giovanni Hidalgo, Papo Vázquez, William Cepeda, Humberto Ramírez, Néstor Torres, Andy y Jerry González, David Sánchez, Charlie Sepulveda, Jorge Laboy, Cachete Maldonado, Batacumbele, Brenda Hopkins Miranda, Miguel Zenón, Charlie Sepùlveda e Aldemar Valentín.