Nell’auge del jazz afrolatino (inizialmente afrocubano) si viene portati a volte alla falsa schematizzazione di considerarlo come la somma del jazz con il son. Però la storia dimostra che il ruolo del son fu minimo nella formazione del latin jazz, anche con riferimento alla jazzband di Machito, il quale non solo fece irruzione nel son, ma anche nella rumba, nel mambo e nelle musiche liturgiche afrocubane. E Chano Pozo portò nel jazz elementi della rumba columbia e altri di origine yorubà e abakuà. È sintomatico (e rivelatore) che lo strumento protagonista nel jazz latino sia la tumbadora e non il bongò. D’altra parte oggi risulta evidente che nel jazz latino si può impiegare qualsiasi clave o non utilizzarne alcuna. (Leonardo Acosta)