Nel creolo giamaicano la prima persona singolare è generalmente espressa col pronome me (es. me sing, “io canto”), che può significare anche my e mine (analogamente, il plurale we è usato anche per our). I Rasta utilizzano quasi sempre me per sottolineare provocatoriamente il degrado cui il padrone bianco ha costretto i loro antenati per secoli, dato che in questo modo il soggetto diventa oggetto.
Al pronome I danno invece un’importanza morale: I identifica infatti il fedele come individuo religioso. Tale pronome – fra l’altro omofono di High, “alto”, che è attributo di Jah – assume anche lo stesso valore del primo numero romano che segue il titolo regale di Hailè Selassiè, rendendo così ogni adepto una parte di Dio (ovvero un Ras, un altro I ). Per marcare ulteriormente questo nesso, i Rasta definiscono se stessi, i loro fratelli, Zion e Jah con un’unicaespressione pronominale: I and I (oppure I n I ), binomio che avvicina il loro aspetto umano a quello divino. Per esempio:The Lord is I n I shepered. He makes I n I tolie down in green pastures (“Il signore è Nostro pastore. Egli ha fatto in modo che i nostri corpi e spiriti pascolassero nei verdi campi”).