In generale, i giamaicani non festeggiano Halloween. Questa festa, diffusa negli Stati Uniti e in alcune parti d’Europa, trae le sue origini dalla tradizione celtica che segna la fine dell’anno: l’antica festa di Samhain (pr. Sauwin), che si fa risalire all’VIII secolo e anche prima, fino all’epoca romana. Ad un certo punto della sua storia, la festa è stata mescolata con le credenze cristiane, il giorno di Ognissanti (1 novembre) e il giorno dei defunti (2 novembre).
Tuttavia, l’avversione dei giamaicani per Halloween sembra essere influenzata non solo dalle differenze culturali – come San Valentino, che è spesso visto come un altro “americanismo” importato e commercializzato – ma anche dalle credenze cristiane in particolare.
Alcuni leader religiosi fondamentalisti, in particolare, vedono Halloween come una celebrazione “satanica”, mentre alcuni sacerdoti, come l’anglicano padre Sean Major Campbell, hanno un’altra opinione: “Cercare di combattere la celebrazione di Halloween equivale a imporre agli altri le nostre convinzioni religiose. “La Chiesa deve dedicare il suo tempo alla promozione della parità di diritti e della giustizia per tutti”.
Ad ogni modo, i giovani giamaicani hanno cominciato ad approfittare dell’occasione per divertirsi con feste a tema e in costume. Anche i promotori della festa lo vedono come un modo per fare soldi, Anche una recente celebrazione chiamata “Scream” sembra essere stata un grande successo.
Comunque sia, il folklore giamaicano è pieno di storie di “duppies” (fantasmi o spiriti) e di mostri terrificanti, molti dei quali hanno radici non nella tradizione cristiana ma in quelle africane, inclusi gli Obeah.