Se ascolti qualsiasi compilation ska, skinhead, reggae, rocksteady o 2-Tone degna di nota li troverai lì. “Rudy got soul”, “Rudie Gets Plenty”, “Beware of the Rude Boys”, “Rude Girl”, “Rudie’s all Round”, “Rudie Bam Bam, “Rudy, a Message to You” e l’elenco potrebbe continuare. Il Rude Boy è stato amalgamato, appropriato e assemblato in numerosi ceppi sottoculturali; per districare la matassa del Rude Boy bisogna partire dalla Giamaica del dopoguerra.

Primo movimento culturale giovanile della Giamaica, il Rude Boy è nato dall’insoddisfazione, dalla povertà e dalla crescente disoccupazione in cui si trovava la Giamaica dopo la sua indipendenza nel 1962. Kingston era sovrappopolata; masse di giovani si erano trasferite in città in cerca di lavoro trovando invece condizioni di vita anguste e scarsità dei beni di prima necessità. La sopravvivenza implicava astuzie e attività clandestine: The Rude Boy è stato forgiato nelle bande di baraccopoli delle Indie Occidentali. Incarnazione dell’indipendenza della loro nazione.

Proprio come i Mods e i Teds (Teddy boys), nel Regno Unito i Rude Boys adottavano al contrario abiti di classe superiore, indossando cappelli trilby e pork pie, gli abiti cosiddetti tonici, blazer doppiopetto e scarpe brogue verniciate. Usurpare questi simboli sartoriali di classe sembrò garantire al Rude Boy un’apparente elevazione sociale rispetto alle bande del ghetto giamaicano. Sia il loro abbigliamento che il loro comportamento erano ispirati alla moda dei musicisti jazz americani e alle rappresentazioni hollywoodiane di fuorilegge e gangster. Emulando i cattivi ragazzi del cinema, il Rude Boy era spesso equipaggiato con un coltello a cricchetto o una pistola, oltre a una cravatta sottile e occhiali da sole.

Scontento e turbolento, il Rude Boy trovava occasionalmente un impiego temporaneo presso gli operatori dei sound system per intimidire e disturbare i balli (promuovendo il termine “dance hall crasher”). All’epoca, i sistemi audio trasmettevano musica ska a tutto volume (un genere che corrispondeva alla giubilante speranza di indipendenza giamaicana), e non passò molto tempo prima che i Rude Boy venissero integrati nella musica stessa.

Come nel caso della maggior parte dei movimenti giovanili, la sottocultura Rude Boy e Rude Girl si sviluppò rapidamente e si spaccò; una progressione che fu accelerata dall’emigrazione in massa dalle Indie Occidentali al Regno Unito. La differenziazione tra Rude Boys e Mods con il tempo si è gradualmente attenuata, man mano che i due interagivano nei quartieri operai della Gran Bretagna. Prendendo spunto dagli stili mod degli anni ’60 e dalla musica e dalla moda dei Rude Boy, nacque l’originale skinhead. I primi skinhead erano avidi ascoltatori di ska, rocksteady e early reggae; prima che il reggae diventasse fortemente incentrato sulla cultura Rastafari.

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