Il CALLEJÓN DE HAMEL si trova all’Avana, Cuba, nel quartiere di Cayo Hueso, un luogo carico di immagini poetiche dove si vive la rumba e si assiste a quella conversazione della gente con gli orisha dell’Africa, che non si è mai interrotta.

Le sue pareti esprimono in una forma o nell’altra il sentimento dell’arte africana, cioè la presenza della cultura africana nel Paese. Una casa che potrebbe essere un tempio, un tempio per questa comunità. È la poesia nera quella che c’è in ogni casa, che è allo stesso tempo un tempio.

Un luogo che parla della religione conosciuta come Santería, che viene dagli Yoruba; del Palo Monte, che viene dal Congo; dell’Abakuá, che ha a che fare con Calabar [il delta del fiume Cross in Nigeria]; e forse alcune manifestazioni di spiritismo, un’espressione culturale della classe operaia, della gente comune.

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