Guajiro è chiamata a Cuba e nei caraibi la persona che si dedica all’agricoltura in aree di coltivazione vicine alle città, nei paesi rurali o in luoghi lontani dai centri urbani. Per derivazione, è stato chiamato così il suo modo di vivere ed altri aspetti della sua cultura e della sua musica. L’isolamento e la sua condotta timida, riservata, contribuirono alla conservazione, quasi incontaminata, per lunghi anni, degli elementi ispanici più importanti: la lingua spagnola nella forma più arcaica, l’uso della decima e della copla (la cobbola), i detti popolari, gli strumenti a corda pizzicata.

Nei secoli della colonizzazione spagnola apparvero con elementi di carattere ispanico vari generi musicali di canti e danze, dei quali il più vigente è il Punto cubano, chiamato anche Punto guajiro. Il Punto è il genere musicale che si manifestò per primo nel processo di formazione della nazionalità cubana. Questo genere cantato di musica contadina fu conosciuto in Spagna come punto dell’Avana o guajira cubana. Il Punto consta di una melodia chiamata tonada e usa come testo la decima che deve coincidere esattamente con il periodo musicale della tonada. La decima può essere improvvisata o imparata a memoria. La forma improvvisata è la preferita dai poeti, chiamati anche repentisti ossia improvvisatori che creavano al momento le strofe da cantare.  

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