È difficile immaginare la scena jazzistica americana senza l’influsso dei molti musicisti cubani che vivono lì, nonché di quelli che vivono nell’isola.
Le composizioni del pianista Harold Lòpez-Nussa, specialmente quelle contenute nel suo ultimo disco “Un Dia Cualquiera” con l’etichetta Mack Avenue Records, rappresentano la forza e l’innovazione del suo talento musicale. Racconta la storia, la sua storia, con tensione, sincera emozione e consumata abilità.
Lòpez-Nussa è nato all’Avana nel 1983, dove vive. Ha doppia cittadinanza (cubana e francese) e regolarmente è in tour da un capo all’altro del pianeta.
“Ho bisogno della vita rilassata che l’Avana sa darmi – dice l’artista- ogni volta che torno a Cuba sento qualcosa di speciale, non solo per il legame con la mia famiglia e con i miei amici, ma con il posto stesso. È da là che viene la mia musica ed è ciò di cui parla”.
Il suo precedente disco “El Viaje” fu pubblicato durante il periodo di distensione avuto all’epoca del presidente Obama con il suo storico viaggio nel 2016, mentre “Un Dia Cualquiera” arriva in epoca di restrizioni commerciali verso Cuba adottate dall’amministrazione Trump.
Possiamo affermare che l’ultimo lavoro di Lòpez-Nussa è la prova che la musica attraversa sempre i confini e sfida gli ostacoli.
“Voglio avvicinarmi al popolo americano, questo è stato sempre un desiderio importante per i cubani, specialmente per i musicisti. È impossibile per noi rimanere separati perché abbiamo così tanto in comune, così tanto da condividere”.
Lòpez-Nussa è cresciuto a Centro-Habana, un quartiere conosciuto per le sue cerimonie folcloristiche afro-cubane. “Ce ne sono due o tre ogni settimana e le posso ascoltare dalla mia casa” ricorda. “quelle influenze non mi hanno mai lasciato. “Elegua” tema del suo ultimo disco, richiama i ritmi dei tamburi batà e i canti delle divinità Yoruba in formato jazz trio ed è uno dei momenti più alti che il disco raggiunge.
“Un Dia Cualquiera” è l’ottavo album di Harold Lòpez-Nussa ed è accompagnato dal fratello minore Ruy Adrian e dal contrabbassista Gastòn Joya.

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