Il Gruppo Irakere (nome Yoruba che vuol dire Vegetazione) fu fondato all’Avana nel 1973 dal compositore, direttore e pianista Jesús “Chucho” Valdés; da Francisco “Paquito” D’Rivera, sassofono contralto, tenore, flauto e clarinetto; Carlos Averhoff, sassofono tenore, soprano, flauto e clarinetto basso; Jorge Varona, tromba, trombone; Carlos del Puerto, basso e tuba; Carlos Emilio Morales, chitarra; Bernardo García, batteria e tamburi batà; Jorge Alfonso, tamburi batà, Enrique Pla, batteria; Carlos Barbón, güiro, chekeré e pandereta, e Oscar Valdés, cantante, tumbadora, batà e bongò.
Con il tempo il gruppo fu integrato da Germán Velasco e César López, sassofono; Arturo Sandoval, Adalberto Lara e Juan Munguía, tromba; Orlando “Maraca” Valle, flauto e tastiere; Miguel “Angá” Díaz e Roberto Vizcaíno, tumbadora; Mayra Caridad Valdés, cantante; Jorge Luis Chicoy, chitarra; Julito Padrón, tromba; Román Filiú, sassofono contralto; Irvin Acao, sassofono tenore.
Il debutto avvenne il 25 aprile 1973 allo Stadium di Santiago de Cuba. Quasi tutti i musicisti uscirono da un progetto anteriore, l’Orquesta Cubana de Música Moderna (1967) formata e diretta da Armando Romeu, creata al fine di radunare i musicisti migliori, come era stato in altri tempi per l’orchestra Bellamar e Casino de la Playa.
Sulla fondazione di Irakere Chucho Valdés racconta: “Per noi il gruppo è sempre esistito, era presente in ogni momento, era come qualcosa sempre atteso. All’inizio non aveva nome, l’idea a cui stavamo lavorando era utilizzare la percussione folclorica cubana con la musica ballabile, e trovare dei timbri musicali distinti e con una nostra caratteristica comune”.
“A Oscar Valdés venne l’idea di combinare il per niente facile e sconosciuto tamburo batà (ma anche i tamburi ararà e yuka) con la tumbadora, il güiro, la campana e così, a poco a poco, prese forma il primo gruppo, con l’intenzione di non inventare o lanciare un nuovo ritmo, secondo vecchi modelli di farsi pubblicità, tanto frequenti dagli anni ’40 fino ai ’60”.
“Lo slogan del Nuovo Ritmo era l’apriti sesamo con il quale i musicisti contavano per diventare famosi dalla sera alla mattina, portando spesso a risultati commerciali. A parte che nessun Nuovo Ritmo è così nuovo perché tutti derivano dall’alterazione o dall’amalgama di ritmi preesistenti”.
“L’unica alchimia di Irakere viene dalla spontanea creatività dei suoi componenti. Non esistendo nessun impegno commerciale il gruppo ha potuto interpretare una contradanza, un danzòn, un son montuno o un cha cha chá senza timore di apparire antiquati, visto che di fatto stavano suonando un’altra cosa. E senza proporselo come una meta, né dover trovare un nome da sensazione, nacquero nuove combinazioni ritmiche, fino al punto che il ritmo di Irakere divenne inconfondibile agli ascoltatori e ai ballerini cubani.”
Certamente, nonostante i suoi trionfi ai festival internazionali di jazz, Irakere non era un gruppo di jazz. Però nemmeno si può dire che quei successi fossero gratuiti, visto la presenza di musicisti formidabili, di gran esperienza sul terreno jazzistico, soprattutto nell’improvvisazione. Fu la più grande scoperta per il jazz e il contributo dato da Irakere al jazz è stato il più importante del XX secolo.
Il loro primo tour fu in Finlandia nel 1976; posteriormente parteciparono al Festival Jazz di Newport, New York, nel 1978.
Ciò che facevano non assomigliava a nulla che era stato fatto anteriormente; l’enfasi data a elementi jazz e rock era maggiore di quella di quei gruppi di Salsa e Fusion allora presenti a New York. Era intensamente cubano, con nuove modalità della percussione tradizionale, nuove maniere di combinare il jazz, il rock e la musica latina.
Dice Chucho Valdés: “Per noi il jazz era uno degli elementi della musica universale, però utilizzammo anche valori che provenivano dai classici, dagli impressionisti, dai contemporanei, dalla musica latinoamericana”.
Irakere continuò a calcare i palchi del Carnegie Hall di New York, di Boston, Filadelfia e del Cellar Door di Washington; e poi ancora al Festival de Montreux in Svizzera, al Jazz Jamboree’78 in Polonia (dove suonarono la Misa Negra), e al Festival di Jazz di Belgrado in Yugoslavia. Quell’anno vinse il premio Grammy negli Stati Uniti, e a Cuba il disco d’argento che consegna la Empresa de Grabaciones y Ediciones Musicales de Cuba, EGREM.
Il 1978 fu un anno significativo anche per il concerto che offrirono al Teatro Karl Marx dell’Avana, accompagnando il chitarrista e compositore Leo Brouwer nelle opere Drume Negrita di Ernesto Grenet e il preludio n.1 e 7 di Heitor Villa-Lobos. L’esperienza fu ripetuta l’anno seguente nello stesso scenario, questa volta Leo interpretò il Concerto di Aranjuez del compositore spagnolo Joaquín Rodrigo.
Nel 1988 Chucho reimpostò la sonorità di Irakere utilizzando la tecnologia più moderna di quel momento; così inserisce il Jupiter 6, un sintetizzatore polifonico, il DX 7, un sintetizzatore programmato, e il RX 5 della Yamaha, un Drum-machine programmabile. Sull’utilizzo di quei strumenti Chucho dice: “ Con questa tecnologia potei ottenere elementi che il gruppo non aveva, scrivere praticamente per un’orchestra con tutti i suoni che potevo immaginare, inventare combinazioni, programmare determinati accompagnamenti. Ma non cademmo nell’errore di fare musica sintetica abusando dell’uso dell’elettronica; solo li utilizzammo per avere qualcosa in più ma mai per allontanarci dalle nostre radici folcloriche e le tradizioni musicali cubane”.
Irakere fu la sintesi dello sviluppo storico della musica cubana, latinoamericana, nordamericana e europea, tale da permettergli di creare un nuovo sound, originale e contemporaneo. Segnò un punto di non ritorno per la musica latina e per il jazz.

Discografía

Grupo Irakere (1976)
Leo Brouwer / Irakere (1978)
From Havana With Love (rec. 1978, rel. 1998)
Live Festival de Newport, New York (1978)
Chekere Son (1979)
El Coco (1980)
Live In Sweden (1981)
Tierra En Trance (1985)
The Legendary Irakere in London (1987)
Homenaje a Beny Moré (1989)
Great Moments (1991)
Live at Ronnie Scott’s (1991)
Misa Negra (1992)
¡Afrocubanismo Live! (1994)
Bailando Así (1995)
Boleros Inigualables (1996)
Babalú Ayé (1998)
Yemayá (1999)
Indestructible (1999)
Pare Cochero (2001)

Que se sepa…

Irakere In Amsterdam – Juana 1600

IRAKERE Xiomara

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