Louis Armstrong ha sempre preferito lasciare ad altri la gestione del business della sua banda, compresa la scelta dei musicisti o il loro allontanamento. Questa decisione fu spesso fraintesa, ma Satchmo la spiegò perfettamente: “Non mi è mai importato di essere un bandleader, era troppo per me litigare di meschine questioni di denaro. Io solo volevo suonare la mia cornetta ed è quello che sto facendo (1954). Ho sempre notato che il bandleader non solo deve soddisfare la folla, ma deve tenere sotto controllo anche il box-office”.
Naturalmente Armstrong partecipava ad alcune decisioni riguardanti il suo gruppo, specialmente nella scelta dei musicisti, preferendo non lasciare questa funzione al direttore musicale o al manager. Semplicemente non voleva distogliere preziose energie alla sua musica per correre dietro alle quotidiane banalità del business. Il suo compito era quello di fare musica, quello di altri di tenere d’occhio i conti.