Nel 1957, Celia Cruz fu eletta la migliore cantante femminile cubana dalla Uniòn de la Crònica Tele-Radial (UNCTR). Molti furono i successi con la Sonora Matancera, tra i quali “Burundanga” di Oscar Boufartique e “El Yerberito Moderno” di Néstor Milì. Celia fu in tour con la Sonora in diversi paesi e all’inizio della decade del 1960 fecero il loro ultimo giro prima di trasferirsi, sia Celia che la Sonora, negli Stati Uniti e non fecero più ritorno a Cuba.

Nel 1965 Celia abbandonò la Sonora per iniziare la sua carriera da solista; fu accompagnata da numerose band tra le quali la Sonora Ponceña, Johnny Pacheco e Tito Puente. Il suo timbro vocale eccezionale insieme alle sue interpretazioni caratterizzate dal tipico “sabor cubano”, sempre accompagnate dalla sua esclamazione “Azucar!”, collocarono Celia Cruz agli apici della musica caraibica e crebbe la sua fama internazionale.
La ricorderemo non solo per le sue qualità vocali ma anche come l’interprete più famosa della tradizione musicale cubana e dei suoi generi quali il Son, la Guaracha e l’Afro.

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