Portorico è giustamente orgogliosa dei propri ritmi, come il Seis e le sue multipli varianti; l’Aguinaldo di origine spagnola; la Plena, nata a Ponce al sud dell’isola all’epoca della prima guerra mondiale; e la Bomba, la più africana, nata nel XVIII secolo nelle piantagioni costiere del nord.
Il latin jazz lo adotterà dopo, soprattutto a partire dagli anni ’50 dall’impulso del cantante e trombonista Mon Rivera, del percussionista Rafael Cortijo e del cantante Ismael Rivera. Ma già dalla fine degli anni ’30 il jazz aveva suscitato a Portorico la creazione di vari gruppi come i Midnight Serenaders e il “conjunto” di Rafael Muñoz, che si esibivano nei grandi alberghi e club esclusivi di San Juan con un repertorio di classici nord-americani, portoricani e cubani.