A Tito Gomez sempre hanno chiesto di cantare “Vereda Tropical” per più di cinquanta anni, davanti al pubblico di diverse nazionalità. Questa specie di record musicale è, comunque, una delle seicento composizioni interpretate da Tito, con uguale veemenza.

José Antonio Tenreiro Gómez, in arte Tito Gomez, nacque nel 1920 all’Avana da padre galiziano e madre madrilena. Il suo primo pubblico sono stati gli impiegati della tintoria del padre nella quale si esibiva cantando boleri e altre canzoni in voga a quella epoca. E si deve al rigore del genitore la corretta dizione che lo caratterizzò come interprete musicale, dacché obbligava i suoi dieci figli a parlare un corretto castigliano, senza abbracciare il gergo cubano.

Nel 1942 entra a far parte della prestigiosa orchestra Riverside con la quale lavora tantissimo in giro per l’America dove viene acclamato sugli scenari di Portorico, Argentina, Perù, Uruguay, Brasile, oltre a Cuba e New York.

Negli anni ’50 la sua fama si consolidò e fu presenza fissa in balli, cabaret, programmi radiofonici e televisivi. Le sue canzoni diventano presto successi clamorosi e il pubblico le ascolta e le canta in ogni momento. È proprio nel 1950 che registra il suo grande successo mondiale, “Vereda tropical”, accompagnato dalla Riverside. Questa canzone era già famosa nelle voci di famosi interpreti come Toña la Negra, Juan Arvizu e Pedro Vargas, ma la brillante interpretazione di Tito Gómez fece sì che il mondo collegherà quella canzone a lui, da quel momento in poi, intraprendendo così una carriera in ascesa come non era mai stata prima.

Negli anni ’70 entra a far parte della grande orchestra di Enrique Jorrín, continuando la sua serie di successi sia a Cuba che all’estero.

Il 15 ottobre del 2000, all’età di 80 anni, muore, ma nonostante la sua assenza fisica ci sembra di sentire ancora la sua voce da quella magica “Vereda…” che sarà eternamente tropicale, come la terra dove è nato che ha nutrito la sua anima creativa.

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail