Intervista a Tito Puente nell’anno 1995: “Machito e Mario Bauzà sono stati i miei principali mèntori da ragazzo, in campo latino, mentre nel jazz avevo Count Basie, Duke Ellington, Woody Herman, Stan Kenton, Dizzy Gillespie e tutte quelle orchestre jazz che usavano influenze latine nella loro musica. A loro piacevano molto i nostri ritmi latini. Quando ero ragazzo il Re della Rumba era Xavier Cugat, che fece molti film perché la sua musica era molto commerciale, ma la musica che noi suonavamo a Spanish Harlem era molto moderna, molto tipica, proveniente da Cuba come Arsenio Rodriguez e tante altre stelle. Ma furono Machito e Mario Bauzà quelli che formarono quello che oggi viene chiamato latin jazz, sviluppando realmente questo stile molti anni fa. Ciò fece diventare la nostra musica più moderna, sia per la gente latina che per gli appassionati di jazz, perché rimasero coinvolte, allo stesso tempo, la nostra percussione e il concetto melodico e armonico del jazz feeling, e questo è molto moderno. Ciò emerse a quei tempi, che erano i primi anni ’40 e Machito ne è il responsabile”.
Dal libro “Tito Puente and the making of latin music”, di Steven Loza